Icilio Zuliani, calciatore della Fiumana, muore nel lager di Buchenwald, 1945

21.11.2022

È arrestato e portato a Trieste dalla Sipo il 29 aprile 1944, in base ai documenti degli Archivi di Arolsen (Germania). Icilio Zuliani era nato a Fiume il 29 ottobre 1909. Primo di tre figli di papà Attilio ed Emma Contus. Purtroppo la mamma Emma muore presto.

Scheda di registrazione del prigioniero Icilio Zuliani di Fiume, 1944. Archivi di Arolsen (Germania).
Scheda di registrazione del prigioniero Icilio Zuliani di Fiume, 1944. Archivi di Arolsen (Germania).

La Sicherheitspolizei o Sipo (Polizia di Sicurezza) nella Germania nazista, era la direzione delle due forze di polizia (Gestapo e Kripo) che si occupavano della sicurezza del Reich sotto il profilo politico e criminale. Si ricorda che Trieste, dal mese di settembre 1943, era in Zona d'operazioni del Litorale adriatico, o OZAK (acronimo di Operationszone Adriatisches Küstenland). Si tratta di una suddivisione territoriale del Terzo Reich comprendente, oltre a Trieste, le province di Udine, Gorizia, Pola, Fiume e Lubiana. Gli Archivi di Arolsen sono un Centro internazionale di documentazione sulla persecuzione nazista, con vari documenti nel web.

Dalla metà degli anni Venti Icilio Zuliani gioca nelle giovanili della Fiumana e con il Gloria, squadre di calcio note a Fiume, città del Regno d'Italia. È un centravanti a fianco di campioni come Marcello Mihalich, mezzala sinistra, passato al Napoli, all'Ambrosiana e persino alla Juventus. Poi ci sono Giovanni Varglien e il grande Rodolfo Volk, detto "Sciabbolone", adorato dai romanisti. Nella Fiume calcistica ci sono pure il portiere Alfio Mandich, Alceo Lipiszer, Bruno Quaresima, Nevio Scalamera e i fratelli Claudio e Ottorino Paulinich. Quest'ultimo gruppo di calciatori, dopo il 1943, si avvicina alla Resistenza, come pure Zuliani, per fornire informazioni, viveri, vestiario e munizioni, come ha scritto Lamberto Rinaldi.

È deportato a Dachau come prigioniero politico Icilio Zuliani, di professione contabile nell'Azienda Servizi Pubblici Municipalizzata (ASPM), l'Azienda comunale che gestisce i servizi di acqua e gas di Fiume. Sotto Tito diventa "Vodovod Plinara (Voplin) con le stesse funzioni. Zuliani abita in Via Legionari 26 con la moglie Elena Lakos a Fiume. Poi dal 12 dicembre 1944 dal lager di Dachau lo trasferiscono a Buchenwald, dove muore di stenti il 9 maggio 1945, nonostante la liberazione del Campo di concentramento sia del giorno 11 aprile 1945 con i militari americani della 89^ Divisione Fanteria del generale George Smith Patton.

Scheda di ingresso al lager di Buchenwald di Icilio Zuliani, 12 dicembre 1944. Archivi di Arolsen (Germania).
Scheda di ingresso al lager di Buchenwald di Icilio Zuliani, 12 dicembre 1944. Archivi di Arolsen (Germania).

I trasporti dei prigionieri con i treni della morte

Alcuni documenti dell'Archivio di Arolsen mostrano che Icilio Zuliani passa a Vienna. Probabilmente il trasporto di prigionieri, nel 1944, da Trieste transita per Udine, Tarvisio e poi, appunto Vienna, per essere destinato, infine, al lager di Dachau, nei pressi di Monaco di Baviera.

I trasporti dei prigionieri (ebrei, partigiani e militari italiani), per motivi tecnici, sostavano in varie stazioni, come in quella di Udine, Tarcento, Gemona del Friuli, Venzone e Tarvisio, prima di entrare in Carinzia (Austria), appartenente al Terzo Reich. La CRI, assieme a donne e bambine andavano ad aiutare i poveri sventurati rinchiusi nei carri bestiame. Giuseppe Bellina, nato a Fiume e trasferitosi a Venzone nel 1943 con la famiglia "quando si avvicinava il patatrac", ricorda che era bambino e vedeva a Gemona e a Venzone i carri bestiame "con i prigionieri che lanciavano dei biglietti per informare le famiglie" grazie alla bontà delle donne, delle bambine e della CRI che li raccoglievano e li spedivano agli indirizzi segnati.

Un'altra fonte orale, in certe ricerche scolastiche, ha riferito i ricordi della sua famiglia. È il professor Ezio Cragnolini, nato a Gemona del Friuli, in provincia di Udine, nel 1955, da me e dagli allievi dell'Istituto "Bonaldo Stringher" di Udine intervistato il 28 novembre 2007. "Mia madre - ha detto Cragnolini - raccontava di certi treni carichi di gente, che si lamentava nei carri bestiame fermi in stazione a Gemona, nel 1943-1944, e lei assieme ad altri gemonesi davano un po' di uva, presa dai filari lì vicino, e un po' di frutta dai finestrini a quei poveretti, che erano italiani [ebrei di Fiume, NdR]".

Ritratto di Icilio Zuliani, immagine dal web.
Ritratto di Icilio Zuliani, immagine dal web.

Cenni archivistici e bibliografici

- Arolsen Archives, Archiv zu den Opfern und Überlebenden des Nationalsozialismus, Bad Arolsen, Deutschland, personen Zuliani Icilio, geburtsdatum 29.10.1909.

- Lamberto Rinaldi, "Icilio Zuliani, il calciatore partigiano della Fiumana", on line dal 25 gennaio 2022 su il-catenaccio.it

- E. Varutti, Antologia del calcio a Fiume, 1904-1956, on line dal 5 ottobre 2020 su varutti.wordpress.com

Fonti orali - Giuseppe Bellina, Fiume 1933, vive a Venzone (UD). int. a cura di Franco Pischiutti del 1° agosto 2022 riferita allo scrivente.

- Ezio Cragnolini, Gemona del Friuli (UD), 1955, int. a Udine del 28 novembre 2007 di E. Varutti.

Collezione privata - Giorgio Celiberti, Udine, tele.

Opera di Giorgio Celiberti sul tema di Terezin. Immagine di D.C.
Opera di Giorgio Celiberti sul tema di Terezin. Immagine di D.C.

Ringraziamenti - Oltre agli operatori e alla direzione degli Archivi di Arolsen, si ringrazia l'artista Giorgio Celiberti che, il 17 novembre 2022, ha cortesemente concesso l'autorizzazione alla pubblicazione e diffusione nel presente blog di una sua opera incentrata sul tema del lager di Terezin. Celiberti visitò, nel 1965, quel campo di concentramento nazista, presso Praga, dove trovarono la morte migliaia di bambini ebrei. I graffiti sui muri fatti dai piccoli ebrei lì internati, con cancellature, serie di numeri e di lettere, colpirono a tal punto la sensibilità dell'artista da mutare il suo linguaggio pittorico, permeato poi di quei segni.

Grazie all'architetto Franco Pischiutti (ANVGD di Udine) e al geometra Claudio Ausilio (ANVGD Arezzo) per la collaborazione alla ricerca.

Note - Progetto e attività di ricerca di: Elio Varutti, Coordinatore del gruppo di lavoro storico-scientifico dell'ANVGD di Udine. Networking di Girolamo Jacobson e E. Varutti. Lettori: Claudio Ausilio (ANVGD di Arezzo), Sergio Satti (ANVGD di Udine) e il professore Stefano Meroi. Copertina: Scheda di registrazione del prigioniero Icilio Zuliani di Fiume, 1944. Archivi di Arolsen (Germania). Ricerche per il blog presso l'archivio dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua in via Aquileia, 29 - primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. - orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell'ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/


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